Non c’è niente di immorale o egoista nel nostro desiderio di felicità, come dice Lowen.
Il problema è che non sappiamo dove cercare una felicità durevole e spesso la identifichiamo con l’avere certi risultati o alcune cose. Il nostro desiderio di felicità è ciò che promuove la nostra crescita e il nostro cambiamento. Trovare un modo per sostenere questo desiderio significa realizzare la nostra vita. Significa dare un senso a ciò che proviamo quotidianamente, momento per momento. Significa tornare al corpo, là dove siamo nati. La bioenergetica e la mindfulness sono la strada che io percorro. Forse possono essere anche la vostra. Nicoletta Cinotti
È possibile coltivare saggezza?
È possibile sviluppare saggezza? Nelle due settimane precedenti abbiamo delineato la tipologia caratteriale delle persone che sono propense a cercare la bellezza in quello che vedono e, all’opposto quelle che sono propense a vedere i problemi. In ogni caso tutti noi...
Un cuore coraggioso guarda i desideri
“Comprendere e sentire i bordi della vulnerabilità porta grazia e chiarezza. I bordi mi hanno insegnato che più usavo alcol, cibo, lavoro e qualsiasi altra cosa su cui potevo mettere le mani per intorpidire la mia ansia e la mia vulnerabilità, meno avrei capito i miei...
L’avversione vista da un altro punto di vista
Sono cresciuto cercando di avere l’aspetto di mio padre, il modo di parlare di mio padre, la postura di mio padre, le opinioni di mio padre, e il disprezzo di mia madre per mio padre». Ecco, c’era proprio tutto.” Jules Feiffer Sono una specialista in avversione. Non...
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