Una delle idee più radicate che abbiamo è quella che ciò che non va nella nostra vita riduca il nostro valore come persona.
Come se fossimo una macchina che, con la carrozzeria rigata, perde valore.
E’ un’idea tanta forte che spesso nascondiamo i nostri difetti e le nostre difficoltà, privandoci proprio di quello di cui abbiamo più bisogno nei momenti difficile: il sostegno e la condivisione degli altri.
Siamo pieni di istruzioni per migliorarci, per risolvere velocemente le nostre difficoltà. Di sfide per cambiare. Sfide che ci lasciano con un senso di inadeguatezza e fallimento. Perché non funzionano e non riusciamo a cambiare.
Il primo passo per qualsiasi cambiamento è partire dal riconoscere e accettare ciò che è presente.
Accettare non è un atto mistico: è il contatto con la realtà del nostro presente.
Non possiamo rifiutare qualcosa che è già presente, per il semplice fatto che c’è già. Abbiamo solo bisogno di fargli spazio e chiederci: cosa posso imparare?
Ognuno di noi è più di uno, è molti, è una prolissità di se stesso F. Pessoa
Pratica del giorno: La meditazione della montagna
© Nicoletta Cinotti 2014 Mindfulness e bioenergetica