Le quattro nobili verità sono il cardine del pensiero buddista, quello attorno a cui ruota la pratica: l’esistenza del dolore e la strada verso la cessazione del dolore. Solo che, a volte, questo dolore è auto-inflitto dalla nostra mente auto-critica, quella che ha sempre qualcosa da rimproverare. Questa pratica è dedicata proprio ad addomesticare la Mente Critica. Lascia che tra una indicazione e l’altra di questo elenco passino alcuni minuti.
- Inizia focalizzandoti sul respiro. Nota le sensazioni fisiche dell’inspirazione e dell’espirazione, mentre assumi una posizione stabile e dignitosa. Lascia che l’attenzione sia prevalentemente sul respiro.
- a volte basta l’invito a fare qualcosa di semplice come tenere l’attenzione sul respiro, perché la nostra mente giudicante si svegli iniziando a commentare la nostra capacità di farlo.
- In questo caso però porta la tua attenzione ad una situazione in cui ti giudichi e guarda come si organizzano i pensieri: raramente è un solo pensiero. Guarda che stress ti portano questi pensieri.
- Per qualche minuto lascia libera la voce dell’autocritica, senza lottare.
- Prova a nominare quello che emerge, e, se possibile, a dargli un nome.
- Riconosci come ti fa sentire nel corpo, emotivamente, nei pensieri e con ogni respiro inizia a darti sollievo. Augurati quello che faresti se fosse un tuo amico ad essere attaccato cosi.
- Con ogni espirazioni augurati quello che ti sembra più adatto in queste circostanze.
- Con ogni inspirazione prendi contatto con la qualità della tua mente critica.
Ognuno di noi ha i propri pensieri ripetitivi e segreti. Sono come il ritornello di una canzone che, nel tempo lasciano un segno profondo.da Scrivere la mente: imparare a volersi bene
© Nicoletta Cinotti 2020 per la rubrica “Addomesticare pensieri selvatici”