Quante volte abbiamo dentro di noi la forza di un sentimento che ci sembra sia perfetto e quante volte ci troviamo con una realtà molto diversa da questa pienezza che sentiamo dentro?

Potremmo dire che questo accade perchè nutriamo delle illusioni che portano ad immaginarci cose diverse da quelle che sono reali. È sicuramente vero che spesso ci aggrappiamo ad un’ideale ma non credo che la risposta stia solo nelle nostre illusioni.

Credo che un’altra parte della risposta sia legata alla forza della nostra dissociazione. La dissociazione è una difesa primitiva che utilizziamo molto spesso perchè ci permette di continuare a funzionare eliminando dalla coscienza aspetti che, se percepiti, sarebbero troppo dolorosi. E siccome spesso il nostro dolore nasce dalle relazioni iniziamo a separare la sessualità dall’affettività. Non entriamo interi in una relazione ma ci entriamo in parte, quasi senza accorgercene. Evitiamo di mettere insieme bisogni che percepiamo diversi e che sono, invece, nati per stare uniti.

Separando l’affettività dalla sessualità non siamo più al sicuro: siamo più solitari perchè chi raggiunge il nostro cuore non raggiunge il nostro corpo e viceversa. Camminiamo così nel mondo, come cavalieri dimezzati, che sentono la possibilità di un amore perfetto e che vivono relazioni imperfette.

Per riportare a casa le parti dissociate di noi dobbiamo ripartire dall’inizio, dal corpo, perchè è lì che avviene la dissociazione. La dissociazione, prima ancora di essere un atteggiamento mentale, è un aspetto fisico. Perdiamo la sensazione. Abbiamo un corpo ma non siamo più un corpo. E il corpo diventa la nostra propaggine meccanica e non il nostro organo di senso.

Tornare al corpo è il primo passo per rimettere insieme sesso e cuore. Il primo passo per realizzare quella perfezione dell’amore che conosciamo come desiderio e che si chiama appagamento. Perchè la perfezione dell’amore nasce quando la sessualità incontra l’affettività e quando, essendo interi, siamo in due.

La bioenergetica è un approccio terapeutico che si propone di aiutare l’individuo a tornare ad essere con il proprio corpo e a goderne la vita con quanta pienezza possibile. Questo risalto al corpo comprende la sessualità che ne è una delle funzioni fondamentali ma comprende anche funzioni ancora più basilari come respirare, muoversi, sentire ed esprimere se stessi. Una persona che non respira a fondo riduce la vita del corpo, limita la vita del corpo. Se non sente pienamente restringe la vita del corpo e se reprime la propria auto-espressione limita la vita del corpo. Alexander Lowen

Pratica del giorno: Io sono qui (L’ultima meditazione live FB)

© Nicoletta Cinotti 2018 Amore e passione tra mindfulness e bioenergetica. Serata di presentazione lunedì 9 Aprile alle 20: registrati su Eventbrite

Photo by Vincent van Zalinge on Unsplash

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