Me stesso a cinque anni: sorrido con compassione. Thich Nhat Hanh
Non ho mai pensato troppo al coraggio fino a che non mi sono accorta che avevo paura. Paure specifiche, ragionevoli ma non razionali. Quelle paure ipotetiche che sembrano sempre molto possibili ma che sono, invece, fantasmi. Perché la paura è così. Fa sembrare reali i nostri fantasmi e trasforma le ombre delle nostre giornate in un buio molto più grande.
Evitare quello che mi fa paura non serve a molto. Lo fa crescere silenziosamente. Adesso non ho altri rimedi che guardare, con coraggio, proprio in faccia la mia paura.
Più mi metto di fronte a lei, senza troppe armature, più le cose quotidiane fluiscono. Questo virus mi sta insegnando tante cose: mi ha insegnato quali sono le persone su cui posso contare davvero; mi ha insegnato che più sei piccolo e leggero e meglio è. Mi ha insegnato che il cambiamento va guardato in faccia con coraggio. Mi ha insegnato che non si può scappare perché la nostra vita ci raggiunge dovunque. Mi ha insegnato che, a volte, il coraggio non è abbastanza ma è sempre necessario.
Per trovarlo ho scovato un piccolo trucco: riporto le cose che mi fanno paura al cuore. Le guardo stando lì. Le illumino con tutte le qualità che il cuore contiene: un po’ di misericordia, un quanto basta di compassione e poi tutto l’affetto che posso trovare in circolazione. Ci respiro dentro accettando l’agitazione e mi vengono in mente i barattoli da cocktail e il selz che usavano nel bar dei miei genitori. Adoravo il selz, perché i bambini amano tutto quello che brilla, che eccita, che fa sognare. Adesso guardo alla mia vita con coraggio: il selz ce lo mette lei.
Torniamo a casa in noi stessi e parliamo al piccolo bambino o alla piccola bambina dentro di noi, ascoltiamolo e rispondiamogli in modo diretto (…) Il nostro bambino o la nostra bambina interiori sono ancora lì e possono essere profondamente feriti. Li abbiamo trascurati per molto tempo. Dobbiamo ritornarvi e confortarli, amarli e prendercene cura. Thich Nhat Hanh
Pratica di mindfulness: Self compassion breathing
© Nicoletta Cinotti 2020