Uno degli aspetti più innovativi e controintuitivi della pratica di mindfulness è l’idea che il cambiamento passi attraverso l’accettazione delle cose così come sono.
E’ una idea che spesso suscita forti reazioni: quando stiamo male, quando abbiamo una grossa difficoltà, l’idea di accettare ci sembra inconcepibile e scandalosa.
L’accettazione di cui si parla però non è affatto il lasciare le cose così come sono, supinamente. E’ piuttosto l’accettazione che nasce dalla conoscenza delle cose in profondità, imparando a distinguere tra ciò che può essere cambiato e ciò che invece è necessario accettare.
All’inizio degli incontri, nei gruppi di Alcolisti Anonimi, viene recitata una preghiera in cui si chiede il coraggio di cambiare ciò che è possibile cambiare, la grazia di accettare ciò che non è possibile cambiare e la saggezza di distinguere tra le due cose.
Ecco, l’accettazione della mindfulness è proprio questo: distinguere tra ciò che è possibile cambiare e quello che invece è impossibile cambiare e la saggezza di distinguere tra le due cose. Con una piccola aggiunta che nasce dal riconoscere che non tutto dipende da noi, anche quando il nostro senso di colpa ingigantisce i confini del mondo.
Il mondo di rugiada, solo un mondo di rugiada, eppure…Haiku di Issa
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del respiro
Foto di ©enzoc. e ©Giorgio___