Dalla mia stanza vedo sorgere il sole: un appuntamento mattutino che mi è spontaneo rispettare.
Ma non è l’alba che mi colpisce: è l’aurora. Quell’annuncio che colora il cielo e apre il panorama. Che porta dalla notte al giorno. Che precede l’arrivo del sole, silenziosamente. Non focalizza l’attenzione in un punto ma apre lo sguardo e lo prepara a quello che arriverà.
È in questa transizione che ogni cosa del giorno diventa possibilità e speranza, e solo dopo desiderio. È come se l’aurora fosse l’apertura delle possibilità e il desiderio fosse il sorgere, pieno e forte, del sole. Senza quella speranza, senza quella ampiezza delle possibilità, il desiderio non sarebbe lo stesso.
Se abbiamo solo desideri e non speranze e possibilità perdiamo l’apertura dell’aurora e la transizione tra la notte e il giorno, così preziosa. Abbiamo bisogno dell’ampiezza dell’apertura, per focalizzare quali sono poi, davvero, i nostri desideri.
Senza quel sorgere di una cosa dal mare delle possibilità il nostro movimento non avrebbe direzione. Ma senza quel mare di possibilità non avrebbe speranza.
Una delle caratteristiche della vitalità è il fatto di essere in contatto. Potrete chiedervi: in contatto con che cosa?In contatto con tutto ciò che si trova nel raggio e alla portata delle percezioni sensoriali. Essere in contatto significa essere consapevoli di ciò che accade dentro di voi e intorno a voi. E’ qualcosa di completamente differente dal conoscere, che è un’attività più intellettuale che percettiva. Alexander Lowen
Pratica di mindfulness: I desideri
© Nicoletta Cinotti 2022 il Programma di Mindful Self-compassion