Compagni silenziosi
Le difese hanno molti aspetti. A volte le percepiamo come tensioni, altre volte come emozioni.
Ci sono momenti in cui le difese si manifestano come una assenza. Una specie di silenzio che proviene da noi stessi.
Sembriamo assorti. Muti.
Da quel silenzio nascono spesso gesti impulsivi e improvvisi. Di cui non capiamo il senso
Proprio perché nascono da quell’assenza. Proprio perché escono “dal nulla”.
Per questa qualità di difesa – che si chiama evitamento – non abbiamo altra arma che la consapevolezza.
Pratica del giorno: Oggi, per tre volte, prendi una pausa, pochi minuti, per chiederti, dove sono adesso, proprio qui, proprio ora? Quali sono le mie sensazioni fisiche, emotive, i pensieri. Ricorda che anche nessuna sensazione è una informazione importante.
© Nicoletta Cinotti Abitare il presente Hai mai fatto l’esperienza di fermarti del tutto,
di essere così totalmente nel tuo corpo,
di essere così totalmente nella tua vita
che quel che già sapevi e quello che non sai,
e quel ch’è stato e quel che ancora dev’essere,
e le cose come stanno proprio ora
non ti danno neanche un filo d’ansia o disaccordo?
Sarebbe un momento di presenza totale,
al di là della lotta, al di là della mera accettazione,
al di là della voglia di scappare o sistemar le cose o tuffarcisi dentro a testa bassa:
un momento di puro essere, fuori dal tempo,
un momento di pura vista, pura percezione,
un momento nel quale la vita si limita a essere,
e quell’”essere” ti prende, ti afferra con tutti i sensi,
tutti i ricordi, fin dentro i geni,
in ciò che più ami,
e ti dice: benvenuto a casa. Jon Kabat Zinn