Spesso il conflitto tra trattenere e lasciar andare è percepito fisicamente come una tensione tra comprimere o esprimere quello che sentiamo. Un esprimere che viene vissuto come vulcanico, pericoloso, distruttivo. Un comprimere che è faticoso e frustrante.
Esprimersi è un atto creativo, che diventa pericoloso solo se nasce da una eccessiva compressione precedente.
Possiamo imparare ad esprimerci giorno per giorno. Per esempio ascoltando il suono del nostro respiro.
O, semplicemente, smettendo di stringere i denti. Magari spunta un sorriso.