Abbiamo tutti una vita con molti appuntamenti e impegni organizzati e strutturati. Sappiamo, molto probabilmente, cosa dovremo fare da qui a domenica e anche oltre.
Spesso soffriamo anche per il senso di costrizione che tutta questa programmazione ci dà. La libertà della vacanza sta proprio nel non avere la stessa routine. Ossia nel permettersi di fare cose diverse o di vedere diversamente la stessa cosa.
Perché la sensazione di libertà è strettamente connessa con la possibilità di riconoscere la novità del presente. A volte la costrizione arriva perché non percepiamo il momento in cui viviamo ma ne vediamo il film già scritto nella nostra testa.
Questo provoca un senso di esaurimento che non si cura con il riposo. Si cura con la possibilità di essere pienamente in ciò che facciamo, di essere wholehearted, come dicono gli inglesi, entusiasti, con tutto il cuore dentro le cose. Allora ciò che facciamo assume una luce nuova, diversa, perché rompiamo l’automatismo, disattiviamo il pilota automatico. Mettere tutto il cuore in ciò che facciamo produce una rotazione nel nostro consueto modo di guardare.
Nulla è diverso e tuttavia tutto è diverso; perché c’è stata una rotazione nel nostro modo di osservare, nel nostro modo di essere, nel nostro modo di sapere. Jon Kabat Zinn
Pratica di mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2015 Mindfulness e bioenergetica
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