Molto spesso non possiamo – o vogliamo – esprimere le nostre emozioni. Ma questi movimenti trattenuti non scompaiono.
Rimangono come memoria motoria, memoria corporea, intrappolata in noi. Sono movimenti che diventano come cani al guinzaglio o cavalli ribelli. Vogliono trovare finalmente uno spazio espressivo.
Non per dire agli altri. Ma per dire a noi: ho diritto di sentire quello che provo.
Pratica del giorno: Come riconoscere le mie memorie motorie? Iniziando a seguire il filo della tensione muscolare….