Credo che la tendenza a prevedere il futuro sia un’abitudine più forte e dannosa del fumo. Intossica e annebbia la nostra capacità di abitare il presente.
Ci rende convinti di esser saggi mentre invece ci nascondiamo dietro alla paura anticipando il risultato desiderato o quello temuto. Rendendoli così entrambi più probabili.
Dimorare nella casa delle possibilità, come dice magnificamente Emily Dickinson, ci lascia nel presente e negli infiniti punti di svolta che il presente ci offre.
Anticipare il futuro invece non solo diventa una profezia auto-avverante ma alimenta le nostre difese e la ripetizione del passato. Il futuro infatti può essere previsto solo a partire da ciò che abbiamo già vissuto.
Onoriamo la primavera e il suo rischio di fioritura: accettiamo di essere un albero pieno di bocci e di non sapere quali di questi bocci fiorirà e quali diventeranno frutto. Se gli alberi corrono questo rischio perché non possiamo correrlo anche noi?
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del respiro Abito nella Possibilità Una Dimora più bella della Prosa
Con molte più Finestre
Superiore in quanto a Porte.
Camere come Cedri
Inespugnabili all’Occhio
E per Eterno Tetto
La Mansarda del Cielo.
Di Visitatori i più belli
Come Occupazione Questa
Spalancare le mie piccole Mani
Per raccogliere il Paradiso. Emily Dickinson
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