Ci sono azioni della nostra vita che non sono neutre. Disegnano il panorama futuro perchè imprimono un cambiamento alle nostre relazioni. Spesso sono azioni che danno un sollievo immediato ma per scegliere davvero cosa fare abbiamo anche bisogno di essere consapevoli del panorama futuro che lasciano presagire.
Perché, anche se non l’ammettiamo facilmente, molte delle nostre scelte relazionali nascono dal desiderio di punire qualcuno per ciò che ha fatto. Da adulti ci puniamo con la distanza, con il distacco, con la chiusura. Da adulti ci puniamo senza parole, smettendo di parlare, togliendo il saluto, togliendo il contatto.
Con i bambini ci preoccupiamo di verificare che la punizione non sia stata troppo dura. Tra adulti le punizioni durano molto moltissimo tempo. Il punto è che – tra adulti – per punirci dobbiamo accettare di perdere qualcosa anche noi che puniamo. Ma poi, alla fine, ci piace il panorama che disegnano le nostre punizioni? Siamo sicuri che la logica del giusto o sbagliato sia proprio quella da seguire?
Siamo sicuri che non sia necessario, invece, consolarci per non rimanere prigionieri della punizione che abbiamo dato?
Qualche volta costruiamo muri ma spesso è la semplice natura delle cose che fa sì che i muri ci servano e ci proteggano per un certo periodo della nostra vita. Per diventare una prigione quando restiamo troppo a lungo nei loro confini. David Whyte
Pratica di mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2016 Dimorare nel presente, dimorare nel corpo Foto di ©1crzqbn