Quando iniziamo ad aprire la nostra consapevolezza non è insolito attraversare periodi di incertezza. È l’incertezza che nasce dall’essere in una diversa prospettiva. L’incertezza che nasce dal rallentare. Quella che ci fa perdere l’equilibrio nella meditazione camminata.
È una incertezza salutare perché ci permette di non procedere per false certezze e ci offre il tempo di scegliere qual è la risposta che davvero vogliamo dare.
Non significa però essere indecisi: significa essere aperti al campo delle possibilità e scegliere quella che vogliamo percorrere. Proseguendo poi, per quella strada con un atteggiamento risoluto.
Risoluto – parola usata pochissimo – eppure così ricca. Non è severo, non è duro. È il participio passato di risolvere. Significa essere sciolto, deliberato a fare da una spinta interiore che nasce dalla mente cuore, determinato. È parte di una pratica informale che Jon Kabat Zinn suggerisce e che è la pratica informale di oggi. Da fare per pochi minuti, semplicemente portando l’attenzione all’interno, al respiro. E da ripetere, all’occorrenza, in qualsiasi momento.
© Nicoletta Cinotti 2016 Mindfulness e bioenergetica Foto di ©nikj456