Un modo per non farci aggredire dai gesti automatici è fare una pausa. Possiamo sempre fare una pausa appena ci sediamo a tavola (in fondo le preghiere di ringraziamento per il cibo servono anche a questo), possiamo fare una pausa tra un boccone e un altro, possiamo ricordarci di fare una pausa a metà pasto. Possiamo addirittura fare una pausa quando sentiamo l’impulso di mangiare qualcosa per noia, per rabbia, per abitudine.

Appena sentiamo l’impulso arrivare, appena vediamo la nostra mente che vaga negli armadietti della cucina cercando quello che vorrebbe, appena abbiamo preso il pacco di biscotti in mano e lo stiamo per aprire…facciamo una pausa. Respiriamo profondamente e, se ci aiuta, beviamo un bicchiere d’acqua. Così facendo mettiamo spazio tra l’impulso e il suo soddisfacimento. Questo ci libera, perché ci mette nella possibilità di scegliere: quel biscotto lo voglio veramente? Ho veramente voglia di qualcosa in cucina? In caso affermativo, cosa voglio e quanto? Voglio un biscotto? Due? Tre? Posso scegliere!

@Paola Iaccarino Idelson

La copia di questo contenuto non è consentita

Iscriviti alla nostra newsletter ed unisciti alla nostra comunità.

Riceverai per 7 giorni un post quotidiano di pratica.

Poi potrai scegliere se iscriverti alla rivista Con Grazia e Grinta che esce ogni Domenica oppure alla Newsletter quotidiana con spunti di pratica e link a file audio di meditazione

I tuoi dati personali saranno tutelati  nel rispetto della privacy del GDPR e non saranno diffusi ad altri.

Subscribe

* indicates required
Vuoi ricevere
Email Format

Iscrizione Completata con Successo!