Siamo così appassionati di perfezione che, ad un certo punto, negli anni sessanta, la nostra farina, il riso, lo zucchero e molti altri ingredienti di base hanno iniziato a subire processi di raffinazione sempre più ampi. la farina integrale è sparita dalla nostra tavola, così come il riso, il farro e molti altri ingredienti. Il bianco è diventato il colore dominante dei nostri cibi. Ma – c’è sempre un ma – ad un certo punto abbiamo scoperto che tutto quel “bianco” non ci faceva tanto bene. Che il nostro ancestrale organismo aveva bisogno di crusca, di prodotti meno raffinati.
Anche in amore abbiamo fatto qualcosa di simile. Abbiamo creduto che se qualcuno ci ama, deve approvare tutto quello che facciamo perché il nostro rapporto sia senza macchia e senza paura. Che se diamo dieci sia necessario che il conto sia sempre e subito in parità e senza ombre. Abbiamo creduto che la perfezione fosse il luogo a cui doveva farci giungere il progresso e adesso cerchiamo modi di rallentare. Forse potremmo iniziare a dire e a dirci che è la tolleranza quella che ci fa andare avanti. Che è permettere e permetterci di essere come siamo che costruisce rapporti più stabili e duraturi. Abbiamo bisogno di tornare a digerire la crusca perché, alla fine, anche in amore l’inciampo e l’ostacolo possono essere grandi opportunità di crescita.
Così se confondiamo l’amore con l’approvazione finiremo per fare piccole o grandi infedeltà a noi stessi per ottenere quello che crediamo sia amore e che invece, dell’amore, è solo un succedaneo: l’approvazione.
Accettare che in un rapporto possa esserci differenza non è un rischio: è un’opportunità e correre il rischio di mostrarsi per come siamo è una garanzia di fedeltà a noi stessi e di sincerità relazionale. Non c’è base migliore della verità su come siamo per far crescere un rapporto sano e, felice. una felicità che non è bianca e immacolata ma è saporita come la farina integrale.
È solo quando il nostro cuore è rotto che scopriamo qualcosa di inaspettato: il cuore non si rompe. Può solo aprirsi. Quando sentiamo sia l’amore che abbiamo che il dolore – insieme – nello stesso momento, il cuore esce dalla sua corazza. Vivere con il cuore aperto è sperimentare pienamente la forza della vita.John Welwood
Pratica di Mindfulness: Cullare il cuore
© Nicoletta Cinotti 2021 Amore, mindfulness e relazioni. Qualità mindful per amare senza equivoci