Ci sono molte cose che rinunciamo a fare per pregiudizio. Perché riteniamo che non saremmo in grado di farle ad un livello sufficientemente alto o adeguato. Perché inseguiamo una perfezione di azione che ci sgomenta e ci fa desistere prima di iniziare.
Vorremmo essere artisti e, scoprendoci artigiani, preferiamo lasciar perdere.
Eppure il nostro artigianato ha valore: ci permette di portare avanti piccoli progetti con impegno, dedizione e passione. Ci aiuta a trovare strade nuove e soluzioni creative. Ci permette di addestrarci alla padronanza di noi e di sentire soddisfazione per la semplice ragione che abbiamo fatto qualcosa. Non è un’opera d’arte ma farla ci ha dato piacere, ha arricchito la nostra giornata.
Ho fatto pace con il mio essere un’artigiana. Così, quando meditando vago, mi ricordo che vagare non è essere creativi ma distratti.
E quando fantastico tanto cerco di mettere all’opera quelle fantasie, per lasciare che la prova della realtà verifichi la loro bontà.
E ogni giorno mi ricordo che “andare a bottega” ha fatto diventare artisti molti artigiani.
L’autoconsapevolezza rappresenta il potenziale dell’espressione creativa.(…) Più una persona è autoconsapevole e più è creativa, e viceversa. Alexander Lowen
Pratica di mindfulness: Il panorama della mente
© Nicoletta Cinotti 2015
Foto di ©Gerard Hermand