Tutti cerchiamo una relazione di vero amore. Che sia amicizia, parentela, amore tra partner, è esattamente quello che cerchiamo da sempre. Prima ancora di avere l’età della ragione.
Eppure questa ricerca è una delle più difficili da realizzare. Perché non dipende solo da noi ma, soprattutto, perché i nostri bisogni inespressi possono complicare molto le cose. Il nostro bambino interiore chiede, nell’amore, di vedere realizzato il suo bisogno. Il nostro adulto chiede di non perdere la faccia.
Spesso usciamo da questo empasse facendo. Tante azioni diverse, diventiamo iperattivi della relazione. Con messaggi, mail, chiamate, sorprese, cene, regali, pensieri, tantissimi pensieri. E qualche controllo del cellulare.
Ma arrendersi ai nostri bisogni inespressi e alle loro richieste non significa fare. Significa essere: essere presenti emotivamente, essere raggiungibili, essere vulnerabili all’altro. Saper distinguere tra amarsi ed essere amati. Tra amarsi e amare.
Fare è l’opposto di arrendersi. Fare è una funzione dell’io, amare è arrendersi a ciò che sentiamo davvero.
Fare è l’opposto di arrendersi. Fare è una funzione dell’Io, mentre arrendersi al corpo esige un abbandono dell’Io. Alexander Lowen
Pratica del giorno: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti Mindfulness e bioenergetica