Non c’è niente di immorale o egoista nel nostro desiderio di felicità, come dice Lowen.
Il problema è che non sappiamo dove cercare una felicità durevole e spesso la identifichiamo con l’avere certi risultati o alcune cose. Il nostro desiderio di felicità è ciò che promuove la nostra crescita e il nostro cambiamento. Trovare un modo per sostenere questo desiderio significa realizzare la nostra vita. Significa dare un senso a ciò che proviamo quotidianamente, momento per momento. Significa tornare al corpo, là dove siamo nati. La bioenergetica e la mindfulness sono la strada che io percorro. Forse possono essere anche la vostra. Nicoletta Cinotti
Reparenting: autenticità e spontaneità
Quando siamo liberi di esprimerci, qualsiasi sia la comunicazione che stiamo dando all'altro, ne ricaviamo una sensazione piacevole e fondamentale: la sensazione di essere sé stessi e di poter essere liberi in questa espressione personale. La piacevolezza di questa...
Prendersi cura di sé stessi con le pratiche di reparenting
Malgrado si possa essere definiti come una delle generazioni che danno più cura a se stessi sul piano della forma fisica, estetica e del benessere socio-economico, molti di noi soffrono per la mancanza di una profonda cura di sé. Una mancanza che spesso è alla base di...
Una leggera distanza dal dolore
Poco tempo fa mi è capitato di ricordare un episodio della mia infanzia. Era un ricordo delle elementari e forse la ripresa della scuola - in quel periodo dell'anno - aveva contribuito a farlo riemergere. La cosa interessante però non era il ricordo: era la leggera...
I prossimi corsi