Il cortisolo è conosciuto dal grande pubblico come ormone dello stress ma sapere meglio come è perchè funziona ci permette di comprendere più a fondo anche cosa significa, in termini fisici ed emotivi, essere stressati. Sappiamo che ha un effetto sia sulla funzione metabolica che sulla funzionalità sessuale ma anche che può condurre ad ansia, depressione, fatica, perdita di memoria, diabete, osteoporosi, ipertensione e malattie oncologiche.

Cortisolo e aumento di peso

Il cortisolo è un significativo segnalatore della sensazione di fame e aumenta il nostro desiderio di alimenti ad alto contenuto di calorie, aumenta cioè il desiderio per quei “cibi consolatori”, come i dolci e la pasta, che comportano una sensazione di sollievo. La ragione di questo accresciuto desiderio per cibi ad alto contenuto calorico è connessa al fatto che, essendo un ormone prodotto in situazioni di STRESS (vuoi sapere se sei stressato?Scarica il PDF test Test sulla Personalità C) – cioè di pericolo – ci spinge filogeneticamente ad acquisire calorie velocemente. Da un punto di vista evolutivo questa funzione è importante perchè anticamente il nostro stress era dovuto a pericoli che richiedevano un maggior impegno fisico. Il fatto che oggi le nostre risposte di stress vengano attivate da situazioni emotive non ha modificato la risposta corporea di base: continuiamo a desiderare lo stesso tipo di alimenti anche se quegli alimenti non possono certo risolvere i nostri problemi! Il cortisolo comunica anche con le cellule adipose, in particolare quelle della zona addominale, anche qui per ragioni evolutive: avere maggior adipe nell’addome significava proteggere una zona dove sono presenti molti organi vitali. Per aumentare l’adipe il cortisolo interviene anche a livello metabolico rallentando il nostro metabolismo di base e trasformando il tessuto muscolare in tessuto adiposo. In questo modo quando siamo esposti ad una cronica condizione di alto cortisolo iniziamo a cambiare la nostra alimentazione e ad aumentare di peso; aumenta la circonferenza addominale e perdiamo massa muscolare in tutto il corpo.

Il cortisolo e i flavonoidi

Nelle cellule adipose addominali c’è una alta concentrazione di un enzima – l’idrossisteroide deidrogenasi o HSD – Questo enzima è un precursore del cortisolo; può essere diminuito naturalmente attraverso i flavonoidi presente in molte piante verdi e nella frutta come uva, fragole, frutti di bosco ect. I flavonoidi regolano e abbassano il livello di HSD e sono quindi degli inibitori naturali del cortisolo (la buona notizia è che è presente anche nel cioccolato fondente!e nel vino rosso).

Il cortisolo e il sonno

Sappiamo anche che il cortisolo aumenta con l’età, indipendentemente dalla quantità di stress, e che persone che dormono almeno 8 ore per notte, a parità di condizioni di vita, hanno un livello meno alto di cortisolo delle persone che ne dormono sei. In questo senso i flavonoidi possono anche – indirettamente – aiutare chi soffre di insonnia. Sappiamo anche che i programmi di controllo dello stress legati alla meditazione possono avere degli effetti nella riduzione del cortisolo, sia perchè migliorano la qualità del sonno che perchè riducono la percezione di pericolo legata alle situazioni stressanti della propria vita.

Cortisolo e Testosterone

Il cortisolo e il testosterone sono due ormoni che si bilanciano a vicenda: se il cortisolo sale il testosterone scende e spesso è difficile comprendere se alcuni segnali – come la perdita di tono muscolare per esempio – sono dovuti all’effetto dell’alto livello di cortisolo o del basso livello di testosterone. Possiamo dire la stessa cosa anche per la depressione: la depressione può essere dovuta ad alti livelli di cortisolo che interferiscono con la serotonina ed altri neurotrasmettitori ma anche al basso livello di testosterone. Quello che sappiamo è che anche per le donne il livello di testosterone è significativo nella depressione e che risultano essere molto sensibili alle variazioni di questo ormone in termini di cambio d’umore.
In ogni caso testosterone e cortisolo si regolano a vicenda e l’attività fisica gioca un ruolo importante nel riportare in equilibrio i livelli reciproci di questi due ormoni. Questo è vero tanto più andiamo avanti con gli anni. Gli effetti dell’attività fisica possono essere positivi sia perchè aumenta il livello di testosterone che perchè aumenta la produzione di endorfine che regolano la percezione del dolore.

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© Nicoletta Cinotti 2014

Per saperne di più ti suggerisco di visitare il sito cortisolconnection.com di Shawn Talbott

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