Forse conoscerai anche tu la leggenda dei due lupi, uno buono e l’altro feroce, che abitano nel nostro cuore. È una leggenda degli indiani d’America ma rappresenta bene quello che succede, dentro di noi: possiamo albergare emozioni soffuse di bontà oppure provare tutta la durezza delle emozioni negative.
Quello che però non avevo mai considerato, e che in questi giorni mi è apparsa con tutta la sua strabiliante (per me) chiarezza, è che questi due lupi non si rivolgono solo all’esterno ma anche all’interno e che noi possiamo essere il nostro miglior amico e il nostro peggior nemico.
Sono la mia migliore amica quando:
- ascolto con attenzione me stessa;
- rispetto i miei limiti;
- imparo dall’esperienza;
- offro consolazione e sostegno alle mie difficoltà;
- mi guardo con gentilezza e affetto;
- comprendo il mio dolore;
- non soffoco la mia gioia.
Sono il mio peggior nemico quando:
- credo che fare di più non sia mai abbastanza;
- mi sfido a superare i miei limiti continuamente;
- nutro un’immagine svalutata di me a dispetto di qualunque evidenza contraria;
- lascio che il giudizio degli altri condizioni la mia vita;
- considero le proiezioni che gli altri hanno su di me un mio problema e non un loro problema;
- mi offro di aiutare gli altri quando avrei bisogno di aiutare me stessa.
Ma la vera rivoluzione è stata scoprire che il lupo che ha più bisogno di essere amato, quello che crede di proteggermi e lo fa attraverso la difesa, è il cosiddetto lupo cattivo. È lui che ha bisogno di essere aiutato. È lui, il mio peggior nemico, quello che aspetta che veda quanto amore e desiderio di mettermi in salvo c’è dietro i suoi modi ostili. L’altro l’ha già capito e sta bello pasciuto nella sua tana, pieno di soddisfazione per l’orgoglio con cui lo mostro al mondo. Quello antipatico è lì che mi aspetta, non per mangiarmi, non per distruggere la mia vita ma perché ascolti la storia che racconta e finalmente rida con lui dei suoi maldestri tentativi di mettermi al sicuro.
E se scoprissi che sono io stesso ad aver bisogno della mia gentilezza …che sono proprio io il nemico che ho bisogno di amare? Carl Gustav Jung pag. 520
Pratica di mindfulness: Self compassion breathing
© Nicoletta Cinotti 2019 Scrivere la mente nel territorio dell’amore. Calice Ligure 1-3 Novembre