Che cosa sta iniziando ora? Che cosa finisce ora? Amiamo essere consapevoli della continuità d’esistenza eppure, anche semplicemente nel nostro respiro, qualcosa emerge, qualcosa finisce. Qualcosa di nuovo sta iniziando e qualcosa sta finendo nella nostra vita.
Per contrastare questo cambiamento non controllato creiamo molte tensioni, molti aggrappamenti, molti sforzi. Come se sapessimo che è meglio ciò che c’è già di quello che sta arrivando. Che è meglio ciò che vogliamo noi di quello che accade senza volerlo. In realtà non lo sappiamo: è solo un vuoto di fiducia che ci fa trattenere nel passato, nel conosciuto. È un vuoto di fiducia che ci spinge al controllo.
Ci spinge verso il rimanere e fa sobbalzare il cuore ogni volta che arriva un imprevisto. Ogni volta che qualcosa sfugge al nostro controllo. A volte sostituiamo questa mancanza di fiducia ripetendoci, quasi come un mantra, “Andrà tutto bene”. Ma quella non è fiducia è scaramanzia.
La fiducia è quella che ci fa incontrare lo sconosciuto con consapevolezza e accettazione. La fiducia è quella che non ci fa reprimere per avere una vita alla perfezione ma ci fa aprire all’esperienza in corso. La fiducia è quella che sostituisce la possibilità alla sicurezza e l’interesse all’illusione. La fiducia apre porte che la certezza lascia sbarrate e coglie, sotto l’apparente girare a vuoto, la ricchezza del divenire, del permettere, del lasciar essere.
In questo preciso istante invitate voi stessi a entrare nel momento senza nulla da portare a termine, senza dover essere qualcuno di speciale o dover raggiungere qualcosa. Invitate voi stessi a lasciar cadere il peso del costante sforzo di controllare le cose. Gregory Kramer
Pratica di mindfulness: Centering meditation
© Nicoletta Cinotti 2022 Mindfulness ed emozioni: laboratorio di bioenergetica e self-compassion