Ieri ho passato la giornata dietro ad attività burocratiche: ce ne sono sempre di più di quello che vorrei e sono sempre complesse e farraginose. Così, quando alla fine sono tornata a casa, avendo fatto la metà di quello che avrei voluto fare e ho intravisto la ricevuta di una raccomandata nella cassetta della posta ho avuto un attimo di cedimento (anche perché 9 volte su 10 le mie raccomandate sono multe!).
Invece mi aspettava una bella sorpresa. Attaccato alla raccomandata c’era un post-it giallo con su scritto “Sono la postina mi chiami che, se sono ancora in giro, gliela porto”. Con tanto di faccina sorridente e ben due virgole nel messaggio. Sopra il numero di telefono. Giuro che non so chi sia la postina ma oggi le dedico il mio post. Spero che sia tra quei nuovi posti di lavoro – prevalentemente femminili – del mese di luglio. Spero che porti con sé questa energia gentile per tutta la vita. La ringrazio perché, quel piccolo gesto di gentilezza, ha reso più nobile la mia raccomandata e alleggerito la pressione delle cose da fare.
Ero uscita da due ore di coda con diversi fogli e contratti firmati per scoprire che la persona che mi aveva fatto fare tutte quelle pratiche aveva omesso un piccolo ma significativo dettaglio. Quando gliel’ho detto si è demoralizzata per il suo errore che è costato a me e a lei parecchio tempo in più. Non mi sono potuta arrabbiare dopo aver visto il circo di umanità varia con cui, per lavoro, aveva avuto a che fare tutto il pomeriggio. Ecco, mi sono detta, la felicità sta nelle piccole cose: nel non arrabbiarsi se un’impiegata ha una distrazione, nel ricevere un insperato – e non dovuto – atto di attenzione. È così che rendiamo il mondo migliore: mettendo attenzione, cura e tolleranza nelle piccole cose quotidiane che tanto piccole non sono. Il mondo è reso migliore dai piccoli atti di umanità, atti che non costano nulla ma che rivelano che l’altro non è un oggetto ma che siamo consapevoli che è una persona. E che ci permettono di essere in una relazione umana a prescindere dalla ragione per cui ci siamo incontrati.
Così, è proprio vero, il postino suona sempre due volte e se ha anche due virgole è proprio una postina speciale!
Il giorno in cui acconsentiamo a un po’ di bontà è un giorno che la morte non potrà più strappare dal calendario.Christian Bobin
Pratica di mindfulness: La pratica di gentilezza amorevole della mattina
© Nicoletta Cinotti 2020 Pratiche informali di felicità