Qualche anno fa sul New York Times della domenica uscì una intervista a Marsha Linehan, la creatrice di un efficace trattamento per i pazienti Borderline.
In questa intervista Marsha non ha raccontato come e perché il suo trattamento é efficace. Non si é fatta pubblicità. Ha raccontato com’è stata la sua vita da borderline.
Ha parlato del suo dolore e della sua follia. L’ha fatto perché crede nel potere della condivisione. Essere meno capace di connessione, infatti, chiude il corpo, chiude noi stessi, dall’accesso alla risonanza positiva. Limita le prospettive e le opportunità che la situazione ci offre.
Non é il dolore, infatti, a vincerci. É la perdita della fiducia negli altri, la perdita di una visione ampia delle cose.
Quando rimaniamo sintonizzati con tutte le sfumature della situazione e in contatto con gli altri, quando non ci identifichiamo con le nostre emozioni difficili ma non le neghiamo, non facciamo altro che portare il potere della condivisione in ciò che ci accade.
Quando pratichiamo il potere della condivisione facciamo un atto estremo di riconciliazione: con noi e con gli altri.
Pratica informale: Condividere
Nicoletta Cinotti 2014 Mindfulness ed emozioni