Quando ho iniziato ad occuparmi di self-compassion la spinta è stata il riconoscimento di un’intima contraddizione legata al cambiamento. Certamente tutti noi abbiamo bisogno di crescere e, crescendo, cambiamo. Nello stesso tempo potevo osservare, per gli altri come per me, che l’idea di cambiamento e miglioramento implicava una implicita accezione negativa: in me c’è qualcosa di sbagliato. Quest’idea di “qualcosa di sbagliato in noi” è molto radicata: trova la sua radice nei rimproveri dei nostri genitori, nei programmi di modificazione degli stili di vita, nella promozione della salute e, a volte, anche nella psicoterapia.
Lo spazio di una contraddizione
Il cambiamento apre lo spazio di una contraddizione: può avvenire solo se non c’è scissione tra il nostro Sè reale e la nostra immagine di noi, eppure se interveniamo per cambiare qualcosa partiamo proprio dal riconoscimento che c’è una distanza tra Sè reale e immagine di Sè.
Lavorare con il corpo, radicandoci nella realtà del nostro fluire, e lavorare sulla self compassion, sulla compassione verso sé stessi, ha questo scopo: riconoscere l’apparente contraddizione che viviamo e provare a sanarla dentro di noi.
In questo modo il percorso di Mindfulness Self Compassion diventa una cura per il narcisismo e il perfezionismo.
Due aspetti che trasformano in tormento il desiderio di cambiare. Due elementi che, se non riconosciuti e compresi, aumentano il disagio con cui affrontiamo la difficoltà della nostra vita.
Fare errori è un fatto della vita
Fare errori è un fatto della vita. tutti noi li facciamo. E’ un fatto della vita perchè non possiamo imparare senza sbagliare. Quando abbiamo imparato a camminare, andare in bicicletta, scrivere o leggere, nuotare o cucinare, l’abbiamo fatto grazie ai nostri errori che ci hanno permesso di aggiustare il tiro. Se desideriamo evitare l’errore rischiamo di bloccare i processi di apprendimento: non possiamo rischiare l’apertura ma soprattutto non possiamo rischiare la dolorosa sensazione di vergogna, quando non è proprio umiliazione, che associamo all’errore e che è una delle ragioni per cui iniziamo a giudicarci. Ci giudichiamo perchè non vorremmo riprovare quel dolore bruciante, misto di imbarazzo e delusione, vergogna e paura, che si accompagna all’errore. Per evitarlo, iniziamo il rimprovero: una specie di rinforzo negativo e una specie di ripetizione di quello che facevano i nostri genitori. Avere compassione verso se stessi significa valorizzare il potenziale di apprendimento dei nostri errori, significa proteggerci, anziché attraverso la chiusura, attraverso la consapevolezza.
8 settimane, 9 incontri 56 giorni
per prendere buone abitudini
Il programma di Mindful Self-compassion è un programma di 8 settimane ed è attentamente strutturato per permettere di acquisire la padronanza degli strumenti proposti e la capacità, al termine del corso, di portarli avanti autonomamente. A differenza degli altri protocolli è sempre co-condotto.
Ogni partecipante riceve un Manuale che riporta la trascrizione di tutte le pratiche che verranno presentate e la registrazione delle pratiche principali. La partecipazione diretta agli incontri è fondamentale.
È particolarmente indicato per persone che abbiano una parte critica molto forte, oppure una tendenza perfezionistica o una eccessiva severità nei propri confronti.
Gli incontri settimanali, della durata di circa 2.30, saranno un percorso progressivo per imparare ad utilizzare strumenti di regolazione emotiva, pratiche di consapevolezza e di self-compassion. Agli incontri settimanali si aggiunge una giornata intensiva di 4 ore. Le assenze possono venir recuperate in successive edizioni del Programma
Il lavoro a casa, una parte integrante del corso, aiuterà a consolidare progressivamente i nuovi strumenti proposti e, una volta terminato il corso, permetterà di prolungare i benefici ottenuti
Uno sguardo comprensivo
Una delle ragioni per cui la compassione verso sé stessi può sembrare inadeguata è che siamo cresciuti con l’idea che le difficoltà vadano sopportate e affrontate senza lamentarsi. Ma le difficoltà che incontriamo nel percorso di compassione verso sé stessi non sono tanto le difficoltà che riguardano la vita quotidiana – difficoltà per le quali ci aspettiamo la compassione e comprensione degli altri – quanto quelle che nascono dal giudizio impietoso che abbiamo nei confronti della nostra intima natura, nei confronti dei nostri errori e difetti personali. Queste difficoltà sono quelle che rimangono silenziosamente nascoste, mai mostrate agli altri, mai condivise. Spesso sono un doloroso segreto: malgrado tutta la nostra attenzione, impegno e dedizione non siamo felici. Non siamo felici, non tanto o non solo per le difficoltà della nostra vita, quanto per l’assenza di questo sguardo comprensivo verso sé stessi.
È a causa della natura impermanente del dolore che possiamo trasformarlo, è a causa della natura impermanente della felicità che dobbiamo coltivarla. Thich Nath Hanh
Avremo tanti modi per essere aiutati a farla diventare una nuova risposta:
- Regole precise, semplici e ripetute;
- Compassione e comprensione al posto della severità;
- Nessuna preoccupazione per le piccole ricadute che fanno parte del percorso;
- Sostegno con materiale didattico, esercizi pratici e indicazioni di lavoro a casa.
Aprire un varco
Aprire un varco nella selva di questi giudizi verso di noi è qualcosa di simile ad un viaggio di scoperta. E’ scoperta perchè camminiamo in una parte di noi che teniamo segreta e che nasconde i nostri segreti: quegli “errori” che non abbiamo mai mostrato agli altri e che, a volte, abbiamo tenacemente negato anche a noi stessi. Per farlo dobbiamo compiere due azioni interiori:il riconoscimento della sofferenza o difficoltà e il desiderio di alleviarla. In questo spazio, in questo varco, sta l’inizio e il fine del nostro viaggio.
No mud no lotus

Dove si tiene il Programma di Mindful Self-compassion?
Trovi i nostri programmi online su Zoom: visto che sono co-condotti rimarranno online. Puoi trovarmi anche nelle mie due sedi
Genova
Via XX Settembre 37/9a
Chiavari
Via Martiri della Liberazione 67/1
Nicoletta Cinotti ha condotto i Programmi di Mindful Self-compassion con Piernicola Ninci, Eduardo Giordanelli, Cinzia Orlando e Paolo Scocco.
Puo scrivermi a info@nicolettacinotti.net
Se sei interessata alla psicoterapia, clicca qui
Vuoi praticare Self-compassion breathing?
Calendario eventi
Di seguito trovi il calendario dei prossimi protocolli MBCT e degli eventi collegati; per vedere l’elenco completo di tutti gli eventi in programma, vai alla pagina Corsi ed eventi.