Lasciar andare serve: rende il cuore libero di sobbalzare dalla gioia.
Se abbiamo emozioni dolorose partire dai nostri punti forti può essere una buona idea. Forse l’idea migliore che possiamo avere. La domanda che emerge però è come possiamo ristabilire il contatto con la radice della gioia proprio nel momento in cui ci sembra che tutto cada a pezzi?
La prima cosa da fare, in questi casi, è lasciar andare, lasciarsi alle spalle quello che ci ha fatto soffrire per radicarci in quello che c’è nel presente della nostra vita. Anche la sofferenza ha una data di scadenza e se stiamo attenti possiamo accorgerci che la nostra sofferenza è già scaduta perché è relativa a qualcosa di passato che è finito da un po’ e che continuiamo a tenere vivo attraverso una specie di tensione. Tratteniamo e trasciniamo nel presente qualcosa di passato. Per lasciarlo andare dobbiamo accorgerci che è “scaduto”, altrimenti la memoria gioca a nostro sfavore, ci inganna, facendoci ritenere presenti cose che, invece, sono sorpassate.
L’altra cosa che dobbiamo fare è coltivare ogni giorno i semi dalla felicità. Smettere di considerare la felicità una ricompensa, una specie di diploma che otteniamo quando va tutto bene e iniziare a considerarlo un elemento sempre presente, un seme da innaffiare ogni giorno, ordinariamente. Proprio come ogni giorno ci laviamo, mangiamo, vestiamo, possiamo chiederci ogni giorno dov’è la nostra felicità e accorgerci che gioia e felicità vanno insieme ma non sono la stessa cosa.
La gioia è l’emozione che sobbalza dentro di noi ogni volta che troviamo una risposta ad un nostro bisogno. Ogni volta che comprendiamo qualcosa, ogni volta che la vita ci stupisce con una gradevole novità. La felicità è il sentimento che arriva dopo, quando esploriamo il piacere che abbiamo vissuto. Se il nostro cuore è pesante, se il nostro umore è basso, non permettiamo che la gioia ci faccia sobbalzare, rimaniamo fermi, schiacciati da quello che non abbiamo saputo lasciar andare. Ecco perchè lasciar andare serve: rende il cuore libero di sobbalzare dalla gioia.
Inspirando sono consapevole del mio cuore e lo lascio leggero. Espirando sorrido al mio cuore leggero
Pratica di mindfulness: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti Pratiche informali di ordinaria felicità