Sappiamo per convenzione che dopo l’uno viene il due e dopo il due viene il tre. Così ci aspettiamo che le cose procedano in file ordinate e che al 2 non venga mai in mente di tornare all’uno. Certe insubordinazioni non sono ammesse nel mondo dei numeri. Se sei due rimani due tutta la vita!

È per questo che, a volte, mettere le cose in file ordinate può creare confusione e parecchie proteste. Ci aspettiamo infatti che il due sia meglio dell’uno, o almeno di più ( e spesso riteniamo che il di più sia meglio del di meno)

Inoltre non tolleriamo – nel mondo dei numeri – disordini e insubordinazioni. Le frazioni poi non sono affatto simpatiche; preferiamo di gran lunga le potenze. E che dire delle sottrazioni? A volte sottrarre può andare ma sempre meglio l’addizione che ci fa sentire con la pancia piena.

Così prepariamoci: quello che inizia il 4 Maggio (o che è iniziato il 27 Aprile) sarebbe meglio non chiamarlo Fase due perché potrebbe far nascere aspettative ingiustificate. La speranza di un miglioramento oppure, peggio ancora, l’attesa della fase tre – quella “liberi tutti”.

Meglio sarebbe, almeno dentro di noi, chiamarla “la via di mezzo”, una specie di filo del rasoio che speriamo non cada troppo indietro. Questa via di mezzo significa non restare saldamente aggrappati all’idea di sapere cosa succederà ma, piuttosto, cercare di vederlo momento per momento. Soprattutto significa lasciar andare l’idea di mettere gli altri – e noi stessi – nelle fatidiche due categorie: quella del giusto e dello sbagliato come modi per essere sicuri di poter velocemente recuperare la sicurezza del passato. Magari dovremo imparare nuove sicurezze o a stare sicuri nell’incertezza perché impariamo a prendere rifugio dentro di noi.

Questa via di mezzo significa non restare saldamente aggrappati alla nostra versione. Significa mantenere i cuori e le menti abbastanza aperti da accarezzare l’idea che quando ci mettiamo dalla parte sbagliata stiamo ancora cercando di recuperare terreno o sicurezza. Allo stesso modo quando ci mettiamo dalla parte giusta stiamo ancora cercando di recuperare terreno o sicurezza. Le menti e i cuori riuscirebbero a essere abbastanza grandi da restare semplicemente in quello spazio dove non siamo così certi di chi ha torto e di chi ha ragione? Pema Chödrön

Pratica del giorno: Grounding

© Nicoletta Cinotti 2020 Il 21 Maggio esce il mio nuovo libro “Mindfulness in 5 minuti: pratiche informali di ordinaria felicità”

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