Siamo abituati a pensare alle emozioni suddividendole in emozioni positive o negative, a seconda che siano piacevoli o spiacevoli. Questa visione è però limitativa e, in qualche modo, pericolosa: rinforza la nostra tendenza a rimanere aggrappati al piacevole e a lottare contro lo spiacevole. E ci offre una visione egocentrica delle emozioni: quello che è piacevole per noi infatti potrebbe risultare molto spiacevole per gli altri.

Se cambiamo prospettiva possiamo provare a leggere le nostre emozioni in senso relazionale. Possiamo così scoprire che ci sono emozioni di apertura, fluide e comunicative rispetto alle relazioni: non creano ferite anche quando esprimono sentimenti come l’irritazione perché sono congruenti con quello che sta avvenendo nella relazione. Sono emozioni radicate nel presente, nello scambio che sta avvenendo e sono forme di comunicazione intelligenti. Corrispondono al verde del semaforo: possiamo andare tranquilli.

Poi ci sono emozioni di chiusura relazionale, le emozioni di scoraggiamento. Spesso ci riportano al passato e ripetono rigidamente quello che abbiamo già vissuto. In questo caso abbiamo bisogno di fermarci, proprio come faremmo con un semaforo rosso. Proseguire – proprio come se passassimo con il rosso – può essere pericoloso.

E infine ci sono le emozioni ambivalenti: quelle che più frequentemente sono legate alla vulnerabilità o alla sensazione di impotenza. Portano verso le emozioni di chiusura ma, proprio come facciamo di fronte al semaforo giallo, a volte ci fermiamo e altre volte acceleriamo. Sono le più complesse. In parte perché sono quelle che ci fanno agire in modo imprevedibile e irrazionale. In parte perché hanno bisogno di qualcosa che non ci viene in mente spesso. Abbiamo bisogno di rassicuraci prima di esprimerle. Perché se cerchiamo la rassicurazione nell’altro rischiamo di rimanere frustrati e delusi. Di chiedere proprio quello che, in quel momento, non è accessibile. Perché il giallo non riguarda solo noi: parla di quello che sta avvenendo nella relazione.

Quando manca l’intimità con le nostre emozioni queste diventano nubi che oscurano il cielo della ragione. Robert Augustus

Pratica di mindfulness: Lavorare con le emozioni

© Nicoletta Cinotti 2016 Cambiare diventando se stessi

Foto di ©Baba Samas

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