Quando siamo ansiosi si verifica un fenomeno percettivo: tendiamo a generalizzare. Tendiamo cioè a vedere solo l’aspetto che ci produce ansia e le proporzioni che ha, per noi,sono ingigantite.
Questa distorsione percettiva è difficile da modificare: impossibile convincere la persona che è una distorsione dovuta all’ansia perché tendiamo ad identificarci con la nostra percezione soprattutto se riceve la conferma delle nostre emozioni.
La percezione però può essere distorta da quello che proviamo emotivamente o essere distorta da quello che pensiamo: ce ne possiamo accorgere facilmente verificando le diverse percezioni dello scorrere del tempo. Per alcuni il tempo è volato, per altri, durante la stessa attività sembrava non passare mai
Così, se vogliamo sopravvivere alle nostre convinzioni ansiose, abbiamo bisogno di fare due cose, semplici ed efficaci. Spolverare la percezione con regolarità è la prima. Cosa vuol dire? Vuol dire fare attenzione a come e cosa percepiamo in condizioni neutre. Potremmo scoprire tantissime cose sul nostro modo di percepire e, gradualmente rendere, la percezione più radicata nella realtà, meno condizionata dagli stati d’animo.
La seconda cosa, meravigliosamente interessante, è scoprire i dettagli, le sfumature e le molteplici diversità di una stessa esperienza. Anziché generalizzarla, guardarla nel particolare e coglierne i molteplici aspetti sempre presenti. Potremmo così scoprire che, anche nei momenti difficili, ci sono attimi di felicità.
Accogliere e accettare significa praticare la consapevolezza della realtà. E riconoscere con semplice, ma non facile sincerità, che i pensieri non sono fatti. Nicoletta Cinotti Destinazione Mindfulness 56 giorni per la felicità
Pratica di mindfulness: La classe del mattino
© Nicoletta Cinotti 2016 Cambiare diventando se stessi
Foto di ©Felinux – Cogito ergo boom!