Il nostro essere dominati dai pensieri si esprime in molti modi diversi. In genere però c’è un filo rosso che li lega: è la fretta.
I pensieri ci portano ad anticipare, ci spostano oltre il nostro presente.
Ci spingono a credere che se qualcosa non avviene subito non avverrà mai. Ci spingono a pensare che basta volere per arrivare e che la nostra volontà e la nostra decisione spianeranno gli ostacoli.
Esprimiamo questa convinzione con l’impazienza, l’irrequietezza, la velocità oppure con la noia.
In ogni caso perdiamo la possibilità di stare in relazione: con noi stessi e con gli altri. Perdiamo le informazioni che nascono dall’intimità. Ed eliminiamo quelle che non ci piacciono.
Perché qualunque relazione è un processo, uno svolgersi, un fiorire in cui maturiamo. Un processo che ci rende più intimi, con noi stessi e con gli altri. Un processo in cui tutto può avvenire.
La fretta ci dà solo due possibilità: vincere. O perdere.
La volontà è efficiente quando vogliamo fare qualcosa ma è impotente nel cambiare il nostro panorama interno.
Alexander Lowen
Pratica del giorno: Il panorama della mente
© Nicoletta Cinotti 2014 Aprire la mente