Quando siamo intimi entriamo anche – inevitabilmente – in una sfera familiare. La sfera in cui abbiamo conosciuto l’intimità. E quella in cui abbiamo imparato molte cose buone e qualche brutta abitudine.
E’ per questo che nell’intimità iniziano le proiezioni. Siamo intimi e iniziamo ad immaginare il principe azzurro. Siamo intimi e iniziamo ad immaginare che tutto andrà bene. Siamo intimi e tutti i nostri vecchi bisogni tornano a galla, come desideri. O come fantasmi.
Torniamo – senza accorgercene – ad un pensiero magico, quello che avevamo quando abbiamo imparato ad essere in intimità.
Tutto questo è perfettamente normale. Forse inevitabile.
Quello che possiamo scegliere è se farsi trascinare dalle nostre illusioni o esplorarle per imparare qualcosa in più sull’argomento. E sulla realtà.
Per lasciare che l’intimità nelle nostre relazioni cresca senza troppi film, con la saggezza dei piccoli passi.
Cercheremo un’armonia, sorridenti, tra le braccia, anche se siamo diversi come due gocce d’acqua.
Nulla due volte Wislawa Szymborska
Pratica del giorno: Meditazione del lago
© Nicoletta Cinotti 2014 Meditazione e poesia