Ci sono momenti in cui la pratica formale può essere troppo: troppo difficile trovare uno spazio o un tempo. Troppo faticoso aprire la finestra e guardare dentro.
In quei momenti la pratica informale, il tornare al presente dell’esperienza, rallentando e portando l’attenzione a ciò che stiamo facendo nel momento in cui lo facciamo, a come lo facciamo, può essere proprio ciò di cui abbiamo bisogno.
Né troppo, né troppo poco.
Possiamo farla fuori, camminando. Durante le nostre attività quotidiane. Insieme agli altri o da soli.
A volte basta questo per assaggiare il senso di noi. Per trovare il gusto. Per essere amichevoli verso il grande maestro che è la nostra semplice esistenza.
“La sola cura della depressione consiste nell’allargare il significato della vita aumentando il piacere della vita stessa”. Alexander Lowen
Pratica del giorno: La pratica informale
© Nicoletta Cinotti 2014 Aprire la mente