I pensieri non sono tutti uguali: ci sono pensieri costruttivi e poi ci sono quelli che girano in tondo come la turbina di un motore che si è inceppata. Fanno tanto rumore ma non ci portano da nessuna parte. Non sono pensieri da alimentare anche se è inevitabile averli.
A me piacciono quelli che chiamo i pensieri del lago. Come succede quando l’acqua del lago è calma, riflettono l’immagine di quello che c’è all’esterno. Se l’acqua è calmissima possiamo addirittura fare fatica a distinguere tra l’immagine riflessa e la realtà. Se l’acqua è increspata l’immagine diventa frammentata, fino a che non riportiamo la calma.
Quando pratichiamo ci mettiamo nella condizione di coltivare i pensieri del lago. La pratica di permette di calmare le onde che frammentano e distorcono la nostra immagine della realtà e ci restituisce la possibilità di riflettere sul mondo che ci circonda senza aggiungere alterazioni e distorsioni. In questo modo coltiviamo la possibilità di un pensiero creativo e costruttivo. La possibilità di un pensiero che ci faccia davvero conoscere chi siamo.
E poi, quando la superficie del lago si increspa abbiamo sempre una possibilità. Chiederci “Cos’è questo? Cos’è che increspa l’acqua del lago?” e la risposta avrà il nostro nome e risuonerà della nostra mente.
È in quel momento che arrivano le risposte, perchè le risposte non vanno cercate: vanno aspettate
Le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l’unica risposta possibile. Josè Saramago
Pratica di mindfulness: Il panorama della mente
Le foto sono di Giaiette, il luogo dei nostri ritiri. Ringrazio il partecipante che me le ha regalate
© Nicoletta Cinotti 2018 Il protocollo MBSR: Serata di presentazione Genova 8 Ottobre. Se invece sei del levante: Serata di Presentazione Chiavari
Lunedì 10 Settembre riprende la consueta meditazione live. Ti aspetto alle 8 qui