Ci sono momenti in cui tutto sembra procedere senza intoppi. Come se fossimo su un treno che corre verso una destinazione. A volte questa destinazione sono i nostri obiettivi, a volte non ci è davvero chiara. I giorni però corrono veloci, scanditi da impegni precisi, proprio come se fossimo su un treno. Magari anche ad alta velocità.
Ad un certo punto un imprevisto ci fa realizzare diverse cose nello stesso momento: che il guidatore di quel treno siamo noi e non è saggio lasciare il pilota automatico per troppo tempo, che la vita non corre su dei binari ma assomiglia più ad un cammino. Che quello che è avvenuto, nella sua imprevedibilità, piacevole o spiacevole, ha avuto il potere di fermare il treno perchè ha interrotto le nostre abitudini.
È il momento in cui la realtà bussa alla porta della mente con una tale forza che nessun pilota automatico è in grado di disattivarla. Ci mostra quelle che erano le nostre illusioni, i nostri fallimenti e le nostre zone luminose. Perchè per quanto la mente sia forte, per quanto le nostre illusioni siano tenaci, la realtà vince sempre. E prima o poi ferma quel treno su cui stavamo correndo e ci costringe a scendere e guardare le cose così come sono.
A volte la frenata è brusca. Altre volte siamo stati noi stessi a innescare il freno a mano per fermare una corsa che aveva perso direzione. Il punto, quando avviene questo, non è fare in modo di risalire sul treno, come a volte pensiamo di fare. Il punto è continuare a piedi. Riprendere la propria vita, quella che avevamo prima di salire sul treno, prima che attivassimo il pilota automatico. Riprendere la nostra vita quando era ancora una vita piena di tempo, sogni e spazi di libertà. Non è tornare all’adolescenza (che a volte è il momento peggiore della vita) è proprio tornare vivi.
Ripensa ad un tempo della tua vita in cui le cose andavano con un ritmo meno frenetico, prima che una qualche tragedia o un aumento del carico di lavoro si imponesse nella tua esistenza quotidiana. Ricorda alcune delle attività che usavi fare a quel tempo. Scegli una di queste attività e progetta di farla questa settimana. Non importa se è corta o lunga, banale o importante. L’importante è che sia una cosa capace di rimetterti in contatto con una parte della tua vita che avevi dimenticato e forse considerata perduta e irrecuperabile. Non aspettare di aver voglia di farla: falla e stai a vedere che cosa succede. È tempo di rivendicare la restituzione della tua vita. Penman e Williams
Pratica di mindfulness: Riportare a casa parti rifiutate di se (meditazione live)
© Nicoletta Cinotti 2016 Le radici della felicità
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