In questa settimana, un po’ tra il serio e il faceto, rimango sempre sullo stesso punto: la flessibilità.
Scherzando mi sono chiesta e ho chiesto se le emozioni sono solide o liquide mentre ieri ho parlato della vibrazione come espressione della nostra vitalità.
La ragione che mi colpisce e mi fa sostare sul tema della flessibilità è che mi sono accorta che quando provo un’emozione arriva anche un senso della durata. Le emozioni negative mi sembra che dureranno per sempre, quelle positive, vorrei trattenerle perché durassero per sempre!
Questo senso della permanenza delle emozioni, ha un effetto: spinge a compiere azioni che, se considerassimo momentanea quell’emozione, non faremmo. In bene e in male. Allora, forse, rimanere sulla natura liquida dell’emozione può essere un aiuto. Rimanere sulla necessaria flessibilità può essere una fortuna.
Mi sono anche accorta ogni emozione porta con se una diversa spinta all’azione che non è separata dal senso della flessibilità e della durata.
Così, a volte, esplorare le emozioni è come tirare un arco per scoccare una freccia. Un’arte zen! (o un lavoro da fornaio?)
La parola emozione ha una componente legata all’azione ( e+motion, dove e significa andare verso) che distingue un sentimento dall’altro. Ci sono emozioni che vengono provate come una risposta corporea totale. Comunque gli impulsi associati alle diverse emozioni hanno diverse modalità espressive. A. Lowen
Pratica del giorno: La consapevolezza del respiro
© Nicoletta Cinotti 2014 Mindfulness ed emozioni