Ieri sera c’è stata la serata di pratica per la giornata internazionale della gentilezza. Tantissime persone e tanta profondità. La sensazione di una sete che veniva riconosciuta.
Quando sono arrivata a casa e ho visto le immagini di Parigi non ho potuto che rimanere sconvolta da quello che, quasi contemporaneamente, avveniva a Parigi e rimanere a lungo a guardare, in diretta, quello che stava accadendo. Attonita.
Stamattina ho letto le notizie Ansa, i propositi di Hollande, lo sdegno e la reazione a questa serie di attentati. E la promessa di una guerra.
Così oggi mi sento in lutto: per le vittime della strage e le loro famiglie. Per tutti noi richiamati continuamente a pensare che la forza, la violenza, costituiscano una forma di sicurezza.
Per l’incertezza che, come un vento, ci spazza continuamente il cuore. E rende difficile far crescere quelle qualità di cui abbiamo tanto bisogno.
Nicoletta