Il nostro fine, in questo programma, è essere più consapevoli, e più spesso. Un potente condizionamento che ci distoglie dall’essere «pienamente presenti» in ogni momento è la nostra tendenza automatica a giudicare la nostra esperienza come non del tutto corretta per qualche verso: «questo non è ciò che dovrebbe accadere, non va abbastanza bene, non è quello che ci aspettavamo o desideravamo». Giudizi del genere possono originare sequenze di pensieri di biasimo, pensieri su ciò che deve essere cambiato, su come le cose potrebbero o dovrebbero essere diverse. Spesso questi pensieri ci riportano del tutto automaticamente a vecchie routine mentali. Possiamo così perdere la consapevolezza del momento, e anche la libertà di scegliere se occorre intraprendere un’azione, e quale, o nessuna azione. Possiamo riacquistare la nostra libertà se, come primo passo, ci limitiamo a riconoscere la realtà della nostra situazione, senza immediatamente farci afferrare dalla tendenza automatica a giudicare, risolvere, o desiderare che le cose siano diverse da come sono. L’esercizio del body scan offre l’opportunità di praticare portando semplicemente una consapevolezza amichevole e guardando con interesse al modo in cui le cose sono momento per momento, senza dover fare niente per cambiarle. Non ci sono obiettivi da raggiungere, se non portare la consapevolezza dove suggerisce l’istruttore; in particolare, non è un obiettivo di questo esercizio raggiungere un qualche speciale stato di rilassamento.
Mindfulness: Al di là del pensiero, attraverso il pensiero by Zindel V. Segal, J. Mark G. Williams, e altri